IL BRANO CON JEFF TWEEDY OSPITE, THIS WORLD, E’ UNA BALLATA ROCK ALLA BIG STAR, MENTRE IL GOSPEL DI BE AT PEACE WITH YOURSELF E UNA IMMANE THANK YOU LORD COMPLETANO UN QUADRO CHE CI SPINGIAMO A DEFINIRE ESALTANTE. BENTORNATO BILL, E SCUSACI PER IL RITARDO CON CUI CI SIAMO ACCORTI DI TE (MUCCHIO SETTEMBRE, 4 STELLE)

…LE ORCHESTRAZIONI E GLI ARRANGIAMENTI MAI SOPRA LE RIGHE, LE SOFFUSE BIG PAINTER E THE HEALING DAY, LE RILETTURE DI CITY OF DREAMS E BE AT PEACE WITH YOURSELF, LA VOCE E IL PIANO DI JESUS ETC. E THE COAST NO MAN CAN TELL O IL LENTO CRESCENDO DI COSMIC CONCERT CI RICONSEGNANO UN CANTAUTORE SENSIBILE E CHE HA IL TALENTO DI CHI SA DIRE ANCORA DELLE COSE. INFINE LA BELLISSIMA THE NEVER ENDING HAPPENING DA SOLA SEMBRA RIPORTARCI AI FASTI DI TIME OF THE LAST PERSECUTION, QUARANT’ANNI DOPO (BLOW UP SETTEMBRE)

TUTTO LIFE IS PEOPLE PARE PERVASO DALLA PIU’ ALTA ISPIRAZIONE, SIA QUANDO I SUONI SI FANNO RADI E SULFUREI COME NEL LIRICO CRESCENDO DI COSMIC CONCERTO; SIA QUANDO LE ATMOSFERE SI FANNO PIU’ SCURE LASCIANDO TRAPELARE LA DRAMMATICITA’ DI UN LEONARD COHEN O DI UN NICK CAVE COME IN EMPIRES E NELLA SPIRITUALE THANK YOU LORD, DOVE IL CANTO SUONA PARTICOLARMENTE ESPRESSIVO E PROFONDO (DISCO SEGNALATO SU BUSCADERO SETTEMBRE, 3 STELLE E ½)

UN RITORNO INATTESO E SORPRENDENTE, DEGNO DEL SUO CELEBRATO PREDECESSORE (RUMORE SETTEMBRE VOTO 8)

"LIFE IS PEOPLE" È IL CAPOLAVORO DELLA MATURITÀ, NON SOLO DI BILL FAY, MA DI TUTTI QUELLI CHE, COME LEONARD COHEN, NICK DRAKE E BOB DYLAN, NON HANNO DOVUTO ATTENDERE L'AVVENTO DELLA SENILITÀ PER ESSERE CONSAPEVOLI. UNA PROVA DI FEDE AUTENTICA IN QUELLA CHE È L'UNICA VERITÀ TANGIBILE, OVVERO L'UOMO.
SONO DODICI TRATTEGGI LIRICI AMMIREVOLI, QUELLI DEL NUOVO ALBUM DI FAY, UNA CASCATA SENZA FINE DI SENTIMENTI DI ABBANDONO, DI COMPASSIONE, DI PAURE ANCESTRALI, MA ANCHE DI FIDUCIA E REDENZIONE, CHE IL MUSICISTA AFFIDA A UN CRISTO PRIVO DEL DOGMATISMO CLERICALE. (DISCO DEL MESE ONDA ROCK, VOTO 8,5)

LE PRIME DUE CANZONI IN SCALETTA SONO DA CAPOGIRO: THERE IS A VALLEY E’ IL CAPOLAVORO CHE BOB DYLAN NON SCRIVE PIU’ DA ALMENO VENT’ANNI, CON QUELLA CORALITA’ DELL’ARRANGIAMENTO CHE CONTRASTA IL DISINCANTO DELLA VOCE; ANCOR PIU’ SUGGESTIVA LA BALLATA NOTTURNA CHE SEGUE, BIG PAINTER, DOVE LA VOCE DI FAY E’ MAGISTRALMENTE AVVOLTA IN UN BAGNO DI MELLOTRON E CHITARRE ACUSTICHE NELLO STILE AUSTERO DEL MIGLIOR PETER HAMMILL. INCANTEVOLE (RECENSIONE BOXATA SU ROCKERILLA SETTEMBRE)

ALBUM SINGOLARE E PIUTTOSTO INTRIGANTE. SPICCANO L’ACCOPPIATA GINGER BAKER E IGGY POP, IMPEGNATA NELLA RILETTURA DI LONELY BOY OPPURE IL MORIGERATO ALBERT LEE NELLA CALIENTE HOWLIN FOR YOU. POI MIKE ZITO E CYRILL NEVILLE (PASSIONALE LA LORO VERSIONE DI GIRLS ON MY MIND), DEVON ALLMAN E MANI NEUMEIER, PAT TRAVERS, IL MACINA SASSI LESLIE WEST (CON TANTO I TALK BOX APPLICATA ALLA SUA CHITARRA PER L’ESECUZIONE DI I GOT MINE), IL BLUESMAN LARRY MCCRAY, IL QUASI SETTANTENNE JACKIE LOMAX E PAPA MALI (RECENSIONE BOXATA SU BUSCADERO SETTEMBRE, 3 STELLE)

CON CREDIBILITA’ ALZATA ULTERIORMENTE DALLA COLLABORAZIONE AL MUSICAL FELA! E ACCASATISI FINALMENTE PRESSO LA DAPTONE DEL VECCHIO SODALE GABRIEL ROTH (I MUSICISTI IN COMUNE CON DAP-KINGS E BUDOS BAND SONO PIU’ D’UNO), MARTIN PERNA E SOCI SBANCANO CON UN QUINTO ALBUM DA MAESTRI (RUMORE SETTEMBRE, VOTO 8)

UN’INTEGRITA’ RADICALE, PER CERTI ASPETTI POLITICA, CHE VA DI PARI PASSO CON L’ENORME QUALITA’ DELLA SUA FORMA MUSICALE (BLOW UP SETTEMBRE)

FRAZIONE IDEALE PER RAPPRESENTARE IL TUTTO UNA THE RAT CATCHER CHE, OLTRE A TRAPIANTARE LAGOS A BROOKLYN, IPOTIZZA ANCHE UN JAMES BROWN INTERESSATO ALLA NEW THING. CHE DITE? CHE LO AVEVANO FATTO I CONTORTIONS? CON QUESTA GIOCOSITA’ MAI (MUCCHIO SETTEMBRE, 3 STELLE)

DA THE RAT CATCHER E HIM BELLY NO G SWEET FINO ALLA TRANCE FINALE DI SARE’ KON KOPN E’ UN PERCORSO ASCENSIONALE CON FIATI E PERCUSSIONI A SOSTENERE LA VOCE DEL VOCALIST AMAYO VERSO UN NIRVANA AFROBEAT INTENSO QUANTO QUELLO DI FELA, NIGERIA ’70 E TONY ALLEN (ROCKERILLA SETTEMBRE)

IL FEBBRILE BEAT DI "DIRTY MONEY", "THE RATCATCHER" E "ARI DEGBE", IL QUASI MAMBO DI "HIM BELLY NO GO SWEET" E LA SENSUALE "ÌBÈJÌ" MUOVONO ESAGERATE E FESTOSE, TRA FIATI IN POMPA MAGNA, ORGANI ACIDI E RITMICA SERRATA. INSOMMA, I SOLITI INGREDIENTI PER IL SOLITO E VERTIGINOSO, IRRESISTIBILE, ENTUSIASMANTE RISULTATO. UNA MACCHINA PERFETTA IL CUI LEADER, MARTÍN PERNA, SASSOFONO DI GRANA SUPERIORE, ANNO DOPO ANNO RIFINISCE SENZA MAI INDEBOLIRE. (ONDA ROCK SETTEMBRE, VTO 7,5)

DAPTONE
0823134002425
DAP-024
0823134002418
DAP-024LP
CD/LP 16,95/19,45

INTERVISTA SU XL DI REPUBBLICA SETTEMBRE A CURA DI LUCA SAPIO

…IN HOLD FAST NON MANCANO PASSAGGI PIU’ RIFLESSIVI, PERFETTAMENTE ADATTI A RAPPRESENTARE L’AGRODOLCE INDIE-POP DEL QUARTETTO SHEFFILDIANO (ROCKERILLA SETTEMBRE)

DISCO DI SPESSORE INCREDIBILE, CONCEPITO DA DANIEL LEA E MATTHEW WATERS, CHE GRAZIE ANCHE AD UN NUTRITO STUOLO DI COLLABORATORI TRASFERISCONO IL POST ROCK IN UNA DIMENSIONE PARALLELA, RIPORTANDO SOTTO LO STESSO TETTO L' AVANGUARDIA E IL POP, LA MUSICA CLASSICA ED IL SOUND CANTERBURIANO, SCOMODANDO DAVVERO PARAGONI STELLARI CON TALK TALK, BARK PSYCHOSIS E SOFT MACHINE. IL DISCO E' STATO REGISTRATO A REYKJAVIK DA BEN FROST, CHE HA CONTRIBUITO AD UN SESIBILE INTERVENTO IN FASE DI POST PRODUZIONE.

TRA GLI OSPITI DEL DISCO SI SEGNALANO DAVID SYLVIAN, DANIEL O'SULLIVAN (MIRACLE ED ULVER), DUKE GARWOOD E MOLTISSIMI ALTRI.

ANNUNCIATO COME UN APOCALYPTIC NOIR ISPIRATO DALLA NARRATIVA POST-MODERNA DI PAUL AUSTER, NIGHT WITHIN E’ IL SECONDO ALBUM DEI LAND, COLLETTIVO APERTO DIRETTO DAI MULTISTRUMENTISTI DANIEL LEA E MATTHEW WATERS. UNA NARRAZIONE IN NOTE CHE SCIVOLA LIQUIDA TRA SOGNO E REALTA’, UN VAGABONDAGGIO MENTALE NEL SILENZIO ASSORDANTE DELLA NOTTE, TRA SPETTRI JAZZ E OMBRE ELETTRONICHE (ROCKERILLA SETTEMBRE)

LE SUE FONTI D’ISPIRAZIONE ADESSO SONO ALTRE, DAL SYNTH FUNK IMPARENTATO CON IL FLYING LOTUS DI DARK ARCHIPELAGO E LOVE ME ALL’EMOTRONICA SOGNANTE DI I WANT HER WINGS E HOOD GONE MAD. (ROCKERILLA SETTEMBRE)

IL MIO PRIMO AMORE PER LA COMPOSIZIONE È STATO BÉLA BARTÓK. SE NATI E CRESCIUTI IN ALBANIA È IMPOSSIBILE NON ESSERE LEGATI ALLA TRADIZIONE MUSICALE, A UNA COSÌ RICCA TRADIZIONE. ABBIAMO SEMPRE VISTO L'INFINITO NELLA TRADIZIONE”, COSÌ IL MUSICISTA E COMPOSITORE ALBANESE, MA SALENTINO DI ADOZIONE, ADMIR SHKURTAJ SCRIVE NELLE NOTE DI COPERTINA DI MESIMÉR, IL SUO ALBUM DI DEBUTTO COME SOLISTA,ADMIR SHKURTAJ CON MESIMÉR HA DATO VITA AD UN DISCO FASCINOSO ED ORIGINALE DA CUI TRASPARE NON SOLO TUTTO IL SUO PERCORSO MUSICALE, MA ANCHE LA SUA RICERCA TRA IL SUONI DELLA MUSICA CONTEMPORANEA E DEL JAZZ. (BLOGFOOLK SETTEMBRE)