JOHNNY WINTER
  "roots "

MEGAFORCE
0020286160342
MEGA1603
0020286160380
MEGA1603LP
CD/LP
10,50/11,25

IL PRIMO ALBUM IN SETTE ANNI PER IL LEGGENDARIO BLUESMAN, CHE NEL 2004 AVEVA LICENZIATO LA SUA ULTIMA PERLA DA STUDIO DAL TITOLO ICONOGRAFICO I'M A BLUESMAN. IL SUO STILE CONTINUA AD ESSERE PALPABILMENTE ORIGINALE, IL SUO SEMINALE TRADE MARK E CONFORTATO IN QUESTO DISCO ANCHE DALLE APPARIZIONI DI OSPITI QUALI WARREN HAYNES, SUSAN TEDESCHI, VINCE GILL, DEREK TRUCKS E NUMEROSI ALTRI.
11 BRANI CHE VI RIMETTERANNO IN PACE CON QUESTO STILE SECOLARE.

ORA ANCHE IN VINILE
CD DI NUOVO IN STOCK. !!!

RICHMOND FONTAINE
  "high country "

DECOR
5052571016527
DECOR025CD
5060187000212
DIV031LP
CD/LP
10,00/22,00

…AMBIENTATO IN UN NORD OVEST FATTO DI BAR FUORIMANO FREQUENTATI DA VITTIME DELLO SPEED E BOSCAIOLI SCIANCATI, DI DONNE INCHIODATE A MATRIMONI SENZA SPERANZA E OMICIDI SEPOLTI NEI BOSCHI, TRA FARGO E CORMAC MCCARTHY PASSANDO PER TWIN PEAKS. NON TEMETE, CI SONO ANCHE LE CANZONI: VANNO CITATE COME MINIMO L’ALT/COUNTRY ELETTRICO DI THE CHAINSAW SEA, UNA LOS TIN THE TREES CHE OMAGGIA DICHIARATAMENTE I DEAD MOON E THE ESCAPE, CHE SI COLORA DI REMINISCENZE SPAGHETTI WESTERN E FA VENIRE IN MENTE STAN RIDGWAY
(MUCCHIO OTTOBRE, 4 STELLE)

UN VERO E PROPRIO ROMANZO IN MUSICA DOVE PREDOMINA LA DIMENSIONE LETTERARIA (JAM OTTOBRE, 4 STELLE)

I PASSAGGI AFFIDATI A DEBORAH KELLEY – COME LA DOLENTE LET ME DREAM OF THE HIGH COUNTRY  PER VOCE, ACUSTICA E ARCHI – SONO DI RARA BELLEZZA, MENTRE VLAUTIN ESPLODE IN UN DELIRIO ROCK DI RABBIA E DISPERAZIONE (LOST IN THE TREES) (RUMORE OTTOBRE, VOTO 8)

IL RISULTATO, COMPLICE UNA BELLA VOCE FEMMINILE A INTERPRETARE LEI, E’ UN OTTOVOLANTE DI SFUMATURE ROCK AMERICANE. ALLA FINE, GIRATA L’ULTIMA CANZONE, E’ UN SENSO DI UNITA’ E PIENEZZA CHE RESTA NELL’ARIA.  (BLOW UP OTTOBRE, VOTO 8)

DISCO GRIGIO, UGGIOSO, DALL’ATMOSFERA AUTUNNALE THE HIGH COUNTRY HA UN SUO FASCINO INTRINSECO SPECIE PER CHI AMA LE STORIE LOSER E LE AMBIENTAZIONI SILENZIOSE E NORDICHE (BUSCADERO OTTOBRE)

…UNA SORTA DI BILL CALLAHAN CHE PRESTA MAGGIOR ATTENZIONE AL DETTAGLIO MUSICALE, UNO CAPACE DI COSTRUIRE UN PEZZO TRA I SUOI MIGLIORI SOLO SUL VAGARE NARCOLETTICO E VERTIGINOSO DI TASTIERE SDENTATE (THIEF) O DI TAGLIARSI LE PAROLE PER ALLUNGARE IL SEGUENTE SU SIBILANTI ROMANTICHE CODE (COLLUSION) (BLOW UP OTTOBRE, VOTO 7)

LA PECULIARE ORIGINALITA’ DI UN DISCO COME OUR BLOOD SEMBRA TUTTA RACCHIUSA PROPRIO NELLA DELIZIOSA FRAGILITA’ E IN QUEL VAGO SAPORE DI  INCOMPIUTO CHE TRAPELANO DALLE CANZONI, DA BRANI SPLENDIDI COME GANG, CHE EVOCA PERFINO UMORI GOSPEL E SOUL, O DALL’ATMOSFERICO MINIMALISMO DI UNO STRUMENTALE COME PONDER (BUSCADERO OTTOBRE, 3 STELLE)

UNA FURIA ESPRESSIVA CAPACE DI CONCENTRARE ENERGIE E RISORSE SU UN OBIETTIVO PARZIALMENTE SFUMATO. NEL DISCO SI RESPIRA QUESTA ESSENZIALITA’ FIN DAI LACONICI TITOLI DEI BRANI ASSOCIATI A MUSICHE MAI TROPPO RAREFATTE, CHE LASCIANO SEMPRE SPAZIO A UN’IDEA MELODICA SFUMATA (ROCKERILLA OTTOBRE, VOTO 7)

SI PASSA DALLA CRONACA PARANOICA DI BLIXA BARGLED IN DROSOPHILA MELANOGASTER (INCUBO POST-INDUSTRIAL IN PIENO STILE EINSTURZENDE NEUBAUTEN) ALL’ISPIRATA PERFORMANCE DI AARON LAZAR IN LISAJOUS ORBIT CHE SPOSA LA MAESTOSITA’ DI UN BRENDAN PERRY COL TONO RAUCO DI TOM WAITS, DAI TONI DA CROONER APOCALITTICO DI MIKE PATTON IN PLANEMO ALLA SCANSIONE METALICA DI YEAGER’S APPROACH CON LA VOCE DI MIKE WATT CHE SI DISSOLVE NELLA RUGGIN CORROSIVA DEL SUONO IN SATURAZIONE…
(RECENSIONE BOXATA SU BLOW UP OTTOBRE, VOTO 8)

C’E’ UN GRANDE SENSO DELLO SPAZIO SONORO IN QUESTE IMPROVVISAZIONI, UNO SPAZIO DISEGNATO CON IL LIRISMO DOLENTE DELL’INIZIALE FOR FRED ANDERSON O CON IL PIGRO DANZARE DI OUT OF THIS WORLD’S DISTORTIONS, MA ANCHE CON GLI ACCUMULI FRENETICI DELLA PRIMA PARTE DI TAIT’S TRACED TRAILS (BLOW UP OTTOBRE, VOTO 7/8)

LA CIFRA E’ QUELLA SOLITA DI WARE E CHI GIA’ LO AMA NON PORRA’ TROPPE RESISTENZE NEL FARSI CONSIGLIARE IL DISCO, MA LA VOGLIA DI ESPLORAZIONE SONORA DI QUESTI QUATTRO, NON PIU’ GIOVANISSIMI, MUSICISTI E’ CONTAGIOSA ANCHE PE RNUOVI SPIRITI CURIOSI
(BLOW UP OTTOBRE, VOTO 7)