NUOVO LAVORO PER LA STORICA COLLABORATRICE DI ANTONY (DA SEMPRE NEI SUOI JOHNSONS E DI RECENTE CON LUI NELL'ESIBIZIONE A SANREMO)

SE I SUOI PRIMI DUE ALBUM AVEVANO VISTO JULIA KENT SVILUPPARE LA PROPRIA INDIVIDUALITA', CON "CHARACTER" E' FORSE LA PRIMA VOLTA CHE LA MUSICISTA CANADESE HA AVUTO IL CORAGGIO DI UTILIZZARE CIO' CHE HA IMPARATO PER PUBBLICARE UN ALBUM DI TALE PROFONDITA' E BELLEZZA. "E 'UN PRIVILEGIO AVERE L'OPPORTUNITA' DI ENTRARE NEI MONDI MUSICALI DEGLI ALTRI E SCOPRIRE IL MODO IN CUI COMUNICARE LE PROPRIE IDEE", INSISTE,LA KENT, "MA IO AMO L'AUTONOMIA NEL CREARE LA MIA MUSICA ED ESEGUIRLA COMPLETAMENTE DA SOLA"." E' FIN TROPPO FACILE DIMENTICARE CHE, IN UN MONDO CHE VEDE UN ACCESSO SENZA PRECEDENTI A INFORMAZIONI, CONSIGLI, OPINIONI E INFLUENZE, LA VOCE PIU' IMPORTANTE PER CHIUNQUE E LA PROPRIA"COSI FACENDO HA REALIZZATO LA SUA AFFERMAZIONE PERSONALE PIU AUTOREVOLE DI SEMPRE.

…DIECI COMPOSIZIONI CON UNA LORO DISTINTA PERSONALITA’ , DALL’OSCURA MAESTOSITA’ DI KINGDOM ALLA SOAVE GRAZIA DI NINA AND OSCAR , VERE E PROPRIE CANZONI FINEMENTE CESELLATE , BEN OLTRE LA DIMENSIONE DEL SEMPLICE SOUNDSCAPE (RUMORE MARZO, VOTO 7)

CHARACTER SI PONE A MEZZA VIA TRA LA PENNELLATURA IMPRESSIONISTA E LA MUSICA DA CAMERA , SFIORANDO GIUSTO DI TANTO IN TANTO LE PAGINE PIU’ INTROVERSE DI CERTE FORMAZIONI POST-ROCK (I RACHEL’S AD ESEMPIO). UTILIZZANDO LOOPS E REGISTRAZIONI MULTITRACCIA , NONCHE’ FACENDO INTERAGIRE IL VIOLONCELLO CON QUALCHE SPARUTA RITMICA O CON IL SUONO PROVENIENTE DALLE FONTI PIU’ DISPARATE (BUSCADERO MARZO)

…UN AUTORITRATTO INTERIORE CHE MEDIA DIMENSIONE COLTA E IMMEDIATEZZA ESPRESSIVA , URGENZA INTROSPETTIVA E RIGORE FORMALE (MUCCHIO MARZO, VOTO 7,5)

IN ROTAZIONE SU BATTITI RADIO 3

AD UN IMPIANTO MUSICALE , APPARENTEMENTE MINIMALE, SI AGGIUNGONO SUONI REGISTRATI E CREATI DALLA STESSA KENT CHE ASSUMONO IL RUOLO DELLA PIU’ ABITUALE VOCE UMANA (RARO MARZO)

UN VERO E PROPRIO CONCERTO PER VIOLONCELLO SOLO (ROCKERILLA MARZO)

OVVIAMENTE LO STRUMENTO PRINCIPE È IL VIOLONCELLO DEL QUALE SFRUTTA L’AMPIO SPETTRO SONORO: IL SUONO EVOCATIVO, MA ANCHE INTROSPETTIVO DEGLI ARCHI SI INCONTRA CON I LOOP E CON UNA GRAN VARIETÀ DI SUONI PRESI DALLA VITA REALE, DA LEI MANIPOLATI ATTRAVERSO IL PROCESSORE, CHE SI AGITANO NEL SOTTOFONDO AUMENTANDO IL POTERE SUGGESTIVO E AMMALIANTE DELLA MUSICA. CERTO BISOGNA ESSERE PREDISPOSTI AD UN ASCOLTO INTENSO E PROFONDO, DAL FORTE POTERE EVOCATIVO E INTROSPETTIVO; SE SI ENTRA IN SINTONIA CON IL MONDO DI JULIA KENT SI TRARRÀ PIACERE E GIOVAMENTO IN UNA MEDITAZIONE ASSORTA: MALINCONIA, SPLEEN E ATMOSFERE GELIDE PERVADONO LE COMPOSIZIONI DELL’ALBUM. (DISTORSIONI MARZO, VOTO 7)

NAOMI E' IL QUARTO ALBUM DA STUDIO PER THE CAVE SINGERS (LA LABEL ANCORA UNUNA VOLTA JAGJAGUWAR), FORMAZIONE CHE MUOVE DA QUEL NORTHWEST, DA SEMPRE QUARTIER GENERALE PER LE MIGLIORI RAPPRESENTAZIONI DEL ROCK ALTERNATIVO AMERICANO. LA BAND PASSATA ATTRAVERSO NUMEROSI CAMBI INTENZIONALI NEL CORSO DEGLI ULTIMI 5 ANNI, RISPETTANDO LE SCOSSE D'ASSESTAMENTO CHE HANNO RIGUARDATO IL PROPRIO ORGANICO. FORTI DELL'ESPERIENZA DEL PRODUTTORE ED INGEGNERE DEL SUONO SUONO PHIL EK (FLEET FOXES, BUILT TO SPILL, SHINS, MODEST MOUSE) ASSEMBLANO UN DISCO DA INTENDERSI COME VOLUME LETTERARIO, CON OGNI SINGOLA CANZONE A RAPPRESENTARNE UN PARAGRAFO. NUOVI TERRITORI, ANCHE SPIRITUALI, PUR MANTENENDO UN'IDENTITA' CHE LI VEDE PROSSIMI AL FOLK PIU' ANARCOIDE E RUMOROSO.

SENTITEVI IL FRASEGGIO CHITARRISTICO QUASI AFRO CON CUI SI APRONO LE DANZE (CANOPY), L’APPEAL CLASSIC ROCK DI BRANI COME LA RITMATA HAVE TO PRETEND O COME LA SPLENDIDA EASY WAY, LA MELODIA A’ LA PAUL SIMON DI NO TOMORROWS O LA TENSIONE BLUES DI UN’OTTIMA IT’S A CRIME, PER VERIFICARLO. NOTEVOLE ANCHE IL PIGLIO QUASI EPICO DELLA CONCLUSIVA WHEN THE WOLRD. DAVVERO BRAVI (BUSCADERO MARZO, 3 STELLE)

E’ FORTE L’IDEA DI TROVARSI DI FRONTE UNA VERSIONE ALTERNATIVA DEI VAMPIRE WEEKEND DEGLI ESORDI, CON MENO AFRICA E UNA PRESENZA ASSAI PIU’ DECISA DI AMERICA (CANOPY E HAVE TO PRETEND PERFETTE NEGLI ARPEGGI E WEEK TO WEEK AD ESALTARE LA PURA ESSENZA DEL ROCK’N’ROLL) (MUCCHIO MARZO, VOTO 7)

MUSICALMENTE IL GRUPPO SFODERA UN ALT-ROCK IMPREGNATO DI FOLK GIOCATO SULLE SFUMATURE, PIUTTOSTO CHE SULLA SOSTANZA, QUINDI NON STUPISCE L’AFFINITA’ DI BRANI COME CANOPY E HAVE TO PRETEND CON IL REPERTORIO DI LOCAL NATIVES E SOCI.  (RUMORE MARZO, VOTO 7)

LA TRACCIA INIZIALE, CANOPY, PER ESEMPIO, PRESENTA UN COLORATO ANDIRIVIENI CHE SA DI AFROPOP. LE POLIRITMIE E I FINGERPICKING DI QUELLA FATTISPECIE SARANNO UNA COSTANTE IN QUESTO QUARTO ALBUM DELLA BAND DI SEATTLE, QUASI CHE I CAVE SINGERS AVESSERO VOLUTO ELABORAR E IN MANIATURA UN LORO OMAGGIO AL PUAL SIMON DI GRACELAND, RIMANENDO PERO’ ANCORATI ALLE PROPRIE STORIE E ALLE PROPRIE DIMENSIONI DI AMERICANI ‘STANZIALI’ (BLOW UP MARZO)

UN ALBUM CHE SI APPROPRIA CON SENSIBILITA’ ODIERNA DEI CLASSICI TEMI DELLA TRADIZIONE FOLK-ROCK (RARO MARZO)

UN DISTILLATO DI RADICI DEL DELTA E AMERICANITA’ PRESA A SASSATE ROTOLANTI, CHE POTREBBE PIACERE ANCHE AI VAMPIRE WEEKEND (SENTIRE IL CHITARRISMO AFRO DI CANOPY O DI SHINE) O A CHI TROVASSE FUORI FUOCO LE SCORRIBANDE DEI CLINIC, O TROPPO SUPPONENTE JACK WHITE. QUESTI CAVERNICOLI POTREBBERO CONQUISTARE COL LORO FUOCO (ROCKERILLA MARZO)

…AL LAVORO COME PRODUTTORE SU NAOMI SIA ARRIVATO PHIL ELK, GIÀ AL LAVORO PROPRIO PER… FLEET FOXES E SHINS, E NONOSTANTE LA QUALITÀ DEL SUO LAVORO SIA INDISCUTIBILE, BISOGNA DIRLO: NON HA SNATURATO I CAVE SINGERS, QUESTO NO, MA LI HA “NORMALIZZATI”. ORA IL SUONO È DAVVERO QUELLO DEL GRUPPO DI JAMES MERCER (O DEI MODEST MOUSE) MA LEGGERMENTE PIÙ BUCOLICO E SPENSIERATO. A TRATTI RICORDANO ADDIRITTURA I VAMPIRE WEEKEND: E COME È FACILE IMMAGINARE, È UNA SPECIE DI RIVOLUZIONE RISPETTO ALLE TURBOLENZE DI NO WITCH DEL 2011.(ROLLING STONE ON LINE MARZO)

PASSAGGIO REPENTINO DAL CATALOGO KRANKY A QUELLO DELLA LONDINESE SOUTHERN PER IL MUSICISTA SOLISTA ORIGINARIO DI SOUTHAMPTON, CHE ABBANDONA PER CERTI VERIS IL LUGUBRE MINIMALISMO POST-FOLK CHE NE AVEVA CARATTERIZZATO GLI ESORDI. LA SUA PROPOSTA SI ARRICCHISCE OGGI DI ELEMENTI AMBIENT-ELETTRONICI E SFUMATURE WAVE, CHE CONSENTONO AL NOSTRO DI TOCCARE UNA MAGGIOR EPROFONDITA’ DI CORDE

LADDOVE MATT INVECE SORPRENDE RAPPRESENTA L’AUTENTICA NOVITA’ DEL DISCO , E’ NELLA VOGLIA DI SPERIMENTARE ALTRI SUONI, PIU’ ELETTRONICI SE VOGLIAMO, QUESTO AD UN IMMEDIATO E SBRIGATIVO ASCOLTO, LE CUI TESSITURE RIVELANO PERO’ UN SONGWRITING TANTO INTRIGANTE QUANTO DISTURBANTE (BLOW UP FEBBRAIO)

IL CANTAUTORATO INTROVERSO E MINIMALE DI SWEET, IN QUESTO DISCO, VIENE PORTATO IN TERRITORI PER LUI COMPLETAMENTE NUOVI, IN UN MONDO INDISTINTO DOVE SONO DI CASA SPERIMENTAZIONE ELETTRONICA, GELIDA PSICHEDELIA SPACE, POST-ROCK VISIONARIO, PERSINO DOSI DI ROCK-WAVE PRIMA MAI FREQUENTATO (BUSCADERO FEBBRAIO)

…IL MINIMALISMO DI UN TEMPO SEMBRA AVER CEDUTO ALMENO PARZIALMENTE IL PASSO A UNA STRUMENTAZIONE PIU’ CORPOSA, CON TASTIERE, CAMPIONAMENTI ED ELETTRONICA VARIA AD AFFIANCARE SEI-CORDE E MICROFONO (MUCCHIO FEBBRAIO, VOTO 7,5)

…L’ACCRESCIUTA ATTENZIONE PER IL SUBSTRATO SONORO AFFIORA IN INTERLUDI DI IPNOTICA MATRICE AMBIENTALE, CHE COMPLETANO L’ARTICOLATO PUZZLE DI UN’OPERA CHE NEL PERCORSO ARTISTICO DI MAT SWEET SEGNA UNA SIGNIFICATIVA RIPARTENZA (ROCKERILLA FFEBBRAIO)

POPPY ACKROYD E' UNA COMPOSITRICE LONDINESE DI BASE AD EDINBURGO. LA PREPARAZIONE CLASSICA LE HA PERMESSO DI EMERGERE TANTO NEL RUOLO DI ARRANGIATRICE QUANTO IN QUELLO DI MUSICISTA ECLETTICA, POTENDO SPAZIARE AGEVOLMENTE TRA VIOLINO E PIANOFORTE. IL SUO ALBUM DI DEBUTTO 'ESCAPEMENT' RISPETTA IN QUESTO SENSO LA SUA VOCAZIONE, LEGANDO A QUESTI DUE STRUMENTI IL PROCESSO DI SCRITTURA. OGNI SUONO, CON L'ECCEZIONE DI ALCUNI FIELD RECORDINGS, E' TRATTO UTILIZZANDO ESCLUSIVAMENTE LE CORDE DI PIANO E VIOLINO. LE TRACCE SONO UNA COMBINAZIONE DI MELODIE PIANISTICHE ED ACCORDI PROGRESSIVI, UTILIZZANDO UN APPROCCIO CONVENZIONALE OD ALTRIMENTI RISPETTANDO ALCUNE TECNICHE ESTESE, COME IL RICORSO SPESSO SISTEMATICO ALLE CORDE INTERNE DELLO STRUMENTO. LA MUSICA DA CAMERA INCONTRA IL POP AUTORIALE.

FRUIBILITA’ RESA NOTEVOLE DALLA NITIDEZZA DEI SUONI COME DALL’APPARENTE SEMPLICITA’ DELLE ARCHITETTURE, DALL’INCISIVITA’ DELLE MELODIE COME DALL’EPIDERMICITA’ DEI RITMI. IL RINTOCCARE DI TASTI E LO SCIVOLARE DI CORDE, CHE SI COMPONGONO IN MECCANISMO A OROLOGERIA QUANTO MAI SUADENTE, DI ALIQUOT E L’APOCRIFO SATIE ROBOTICO DI MECHANISM OLTRE CHE INCORNICIARLO LO SINTETIZZANO AL MEGLIO (AUDIOREVIEW FEBBRAIO, VOTO 7)

UN NOME GIA’ AFFIANCABILE SENZA TIMORI A QUELLI DI MAX RICHTER E HAUSCHKA (RUMORE FEBBRAIO, VOTO 7)

UN PIANOFORTE E UN VIOLINO CHE SI INSEGUONO PER L’INTERA DURATA DI UN ALBUM CHE SE FOSSE USCITO PER DEUTSCHE GRAMMOPHON O PER ECM NON AVREBBE AFFATTO SORPRESO. (MUCCHIO GENNAIO, VOTO 8)

DEBUTTO PROMETTENTE, CONSIGLIATO A CHI AMA PETER BRODERICK E NILS FRAHM (ROCKERILLA GENNAIO)

NONOSTANTE RIMANGA UNA DELLE REALTÀ PIÙ CINEMATICHE MAI ASCOLTATE DA TEMPO, POPPY RAPPRESENTA UNA FUSIONE IN FORMA E SOSTANZA DI MODI MOLTO DIVERSI DI SUSCITARE EMOZIONI DELL'UDITORE, ATTENTO O RANDOMICO CHE SIA. DA UN LATO L'UMORE PIÙ DOCILE DELLA MUSICA (CHE POTREMMO DEFINIRE) DA CAMERA, DALL'ALTRO IL MONDO DELLE AVANGUARDIE QUI RAPPRESENTATO DALL'ELETTRONICA E, NELLO SPECIFICO, DALLA SOUND-ART E IMPRO-FIELD MENO MANIACALE. (ONDA ROCK GENNAIO)

VIA VAI
8012957991050
VM3002
CD 9,50

CONSTELLATION
0666561009328
CST093CD
0666561009311
CST093LP
CD/LP 10,75/17,25

IL NOME DI RADWAN GHAZI MOUMNEH E' PIUTTOSTO RICORRENTE NEGLI ANNALI DI CONSTELLATION, POLISTRUMENTISTA ED ABILE MANIPOLATORE AUDIO VISIVO, HA ASSOCIATO LA SUA ARTE A LAND OF KUSH, THEE SILVER MT ZION E MATANA ROBERTS, LAVORANDO A VARIO TITOLO ANCHE CON ALTRE REALTA' INDIPENDENTI CANADESI COME SUUNS OD AIDS WOLF. IL MUSICISTA DI ORIGINE LIBANESE - OPERATIVO CON QUESTA SIGLA DAL 2005 - PONE FINALMENTE UN PRIMO IMPORTANTE TASSELLO DISCOGRAFICO IN QUESTA CORPOSA AVVENTURA, REALIZZANDO UN DISCO DAGLI AMORI OVVI MENTE ORIENTALI E COMUNQUE INCLINE ALLA SPERIMENTAZIONE. UN LAVORO DI WORLD MUSIC CHE TRASCENDE OGNI LUOGO COMUNE, CERCANDO UN DIALOGO TRA MUSICA ACUSTICA ED ELETTRONICA. TROVERETE QUI LA SENSIBILITA DEI DUE ALBUM DI LAND OF KUSH, UNITAMENTE AD UN NUMERO DI SENSAZIONALI SORPRESE.

LA CIRCONFERENZA DELL’OCEANO (QUESTA LA TRADUZIONE DEL TITOLO) E’ MUSICA ARABA CONTEMPORANEA, DOVE LA VOCE DI RADWAN E GLI STRUMENTI DI RITO SONO FILTRATI DA EFFETTI E DISTORSIONI, A CUI VENGONO SPESSO AFFIANCATI ROBUSTI INNESTI DI DRONES E SINTETIZZATORI. IL RISULTATO FINALE E’ DI UN’INTENSITA’ SPIAZZANTE E SORPRENDENTE (RUMORE MARZO, VOTO 7)