GLI SCANDINAVI GOAT SONO DIVENUTI IN MANIERA PERENTORIA IL GRUPPO DI PUNTAIN CASA ROCKET RECORDINGS. 'E ORA DI FARE I CONTI CON IL LORO DINAMITARDO LIVE, FUORI PROPRIO PER LA LABEL BRITANNICA. INCISO ALLO STORICO ELECTRIC BALLROOM DI LONDRA IL 27 GIUGNO DEL 2013, IL DISCO E' LA PIU FEDELE RIPRODUZIONE MUSICALE DELLA LORO DANZA SABBATICA, UNA SORTA DI VIRUS GLOBALE CHE ATTANAGLIA DAL PRIMO ALL'ULTIMO ISTANTE, UN ESTASI FRENETICA CONFERMATA ANCHE DA QUESTI SOLCHI. DA QUELLA DISCO FEVER CHE SEMBRA UN TRIBUTO ADRENALINICO AI TOM TOM CLUB ALLE TINTE HARD DI DIARABI, QUASI IL GRUPPO RESPIRASSE L 'ARIA DEI GRANDI FESTIVAL GENERAZIONALI COME WOODSTOCK O L ISOLA DI WIGHT. LIVE BALLROOM RITUAL METTE A TACERE TUTTI I PIU' SCETTICI COMMENTATORI, REGALANDOCI UNA DELLE PIU' AUTENTICHE MANIFESTAZIONI DEL VILLAGGIO GLOBALE

BANDO A OGNI ELUCUBRAZIONE, IL POTERE SPRIGIONATO DA BRANI COME DIARABI, LET IT BLEED E RUN TO YOUR MAMA E’ INARRESTABILE, IN TALE VESTE ANCORA PIUì FLUIDO E TRASCINANTE. SI POTREBBE PARLARE DI UN RAVE ELETTRICO CHE MAGRI NON AGGIUNGE NIENTE A CIO’ CHE GIA’ SAPEVAMO, MA CHE NE AMPLIFICA A DISMISURA TUTTI I PREGI (MUCCHIO DICEMBRE, VOTO 8)

SONO GARAGE ROCKERS ROBUSTI, A TRATTI DISCORDANTI MA COMUNQUE ESTROSI (INARTICULATE RAGE) CHE GIRANO INTORNO AL TERRENO DA GIOCO CHE FU DEGLI OBLIVIANS (BLOW UP DICEMBRE VOTO 7)

UN NOME, UN PROGRAMMA. DIFFICILE SBAGLIARSI CON I FUZZ, COMBO DI MEMPHIS CAPITANATO DA HECTOR BOBO ASSIEME A STEVE SELVIDGE (CHITARRISTA DEGLI HOLD STEADY), TOM JONES E JEFF DUTTON. QUESTI FUZZ, SE LA CAVANO DAVVERO BENE. INSOLENTE LO-FI GARAGE PUNK. (ROCKERILLA DICEMBRE)

NEL PERSONALE PANTHEON DI AKRON CI SONO MARTIN DENNY E LES BAXTER, DELIA DERBYSHIRE E SUZANNE CIANI, SUN RA E JOE MEEK, MORRICONE E JOHN BARRY. UN BLEND COESO E INTRIGANTE, PER UN PICCOLO CAPOLAVORO DI CULTO. EXOTIC CULT HERO (ROCKERILLA DICEMBRE)

ATMOSFERE GONFIATE COL PATHOS DI UNA VOCE CHE PARE QUASI VIBRARE, SPORADICHE MA INCISIVE LINEE DI SYNTH E CHITARRE CHE SEGUONO PARABOLE GIA’ PERCORSE VITE ADDIETRO DA CHAMELEONS E SOUND, GIUSTO A FARE DUE NOMI NEL MUCCHIO BRIT IN AUGE TRA POST PUNK E SMITHS (RUMORE DICEMBRE, VOTO 7)

…PENNATE AUREE CHE SI STEMPERANO SUL MARE AL TRAMONTO, CANTATO SOFFERTO ALLA ROBERT SMITH, BATTERIA PESTONA MA EFFICACE, ANCHE OPERCHE’ LA SEI CORDE PRENDE SPESSO SENTIERI CLASSIC-ROCK (BLOW UP DICEMBRE)

GIA’ CHITARRISTA NEI CALIFORNIANI FRESH & ONLYS, WYMOND MILES REGALA CON L’INIZIALE ASCENSION UN INCIPIT EPICO, CON CHITARRE ETEREE E VOCE TEATRALE A DIPINGERE SCENARI NOIR. ANCHE NIGHT DRIVES E’ UN BEL BRANO DI ART ROCK, BAROCCO E LAMBICCATO, CHE VIVE UNA SUADENTE MELODIA DI SYNTH (ROCKERILLA DICEMBRE)

LA FERALE COLLABORAZIONE TRA IL BATTERISTA NORVEGESE(AFFILIATO A THE THING! MA PUNTO FOCALE DI TUTTA QUELLA SCENA CHE MUOVE A CAVALLO TRA IMPRO/JAZZE ROCK D 'AVANGUARDIA AD ALTO VOLTAGGIO) ED IL CHITARRISTA PRODUTTORE DI STANZA A NEW YORK JAMES PLOTKIN (UN CURRICULUM STELLARE CHE DAGLI OLD SU EARACHE ARRIVA ALLE ELUCUBRAZIONI SOLISTE PER KRANKY, PASSANDO PER LE COLLABORAZIONI CON SCORN E LE SINISTRE EVOCAZIONI DEI KHANATE SU SOUTHERN L. ). UN DISCO CHE METTE IN COMUNICAZIONE I DUE UNIVERSI, IN UN LINGUAGGIO CHE PREVEDE TECNICHE ESTESE ED UN INCONSUETA FISICITA'. UN ULTERIORE PROVA DELLO STATO DI GRAZIA ARTISTICA DELLA RUNE GRAMMOFON.

PER TRE QUARTI D’ORA I DUE NOMI NON MOLLANO LA PRESA, NON FANNO MAI I RAFFINATI E SONO FORSE L’UNICA SENSATA VARIABILE IMPRO DELLA RICETTA DEI LIGHTNING BOLT (BLOW UP DICEMBRE, VOTO 8)

TERZO ALBUM PER QUESTO PROGETTO INGLESE IN VERTIGINOSA ASCESA. UNO STILE DECISAMENTE INFLUENZATO DALLA PIU' OSCURA DISCO E DALLA SEMPRETERNA MUSICA COSMICA; NON FOSSE ALTRO PER LE RECENTI COMMISTIONI CON IL CINEMA CHE HANNO VISTO PROTAGONISTA LA BAND, CAPACE DI SONORIZZARE UN TRIBUTO VISIVO A STANLEY KUBRICK ED UN REMAKE DI DOOMSDAY DI NEIL MARSHALL. UN LAVORO SORPRENDENTE CHE RISCHIA DI METTERE D' ACCORDO I FANS DI GOBLIN, CERRONE, KLAUS SCHULZE E DEI THROBBING GRISTLE DI 20 JAZZ FUNK GREATS.

AL NUMERO 25 DELLA CLASSIFICA DI FINE ANNO DEL PRESTIGIOSO MAGAZIONE ON LINE THE QUIETUS

THEMES AND MOODS ABOUND HEREIN, THE BRUTALITY OF THE DRUM PROGRAMMING AND CRASSNESS OF THE SOUNDS PLACING THE RECORD IN THE SAME POST-KRAUTROCK TERRITORY AS BONEY M’S CLASSIC TITLE TRACK ‘NIGHT FLIGHT TO VENUS’ AND TANGERINE DREAM’S EXPERIMENTAL POST-STRATOSFEAR FORAYS INTO ‘PROPER’ ROCK, BUT STILL FEATURING ALL THOSE BAND’S TYPICAL ELEMENTS – THE SOUPED-UP KLING KLANG CRUNCH OF THEIR DRIVING MUSIC, THE HANGING SPOKEN COMMENTARIES OVER BLEAK URBAN DYSTOPIAN MUSICSCAPES, THE PARCHED SPAGHETTI WESTERN TRUMPET THEMES – THEN SUBSUMES THEM INTO THE KIND OF VAST PANORAMIC LISTENING EXPERIENCE THAT MAKES YOU WANNA GO OUT AND DRIVE ALL NIGHT. RELEASED ON BRISTOL’S EXCELLENT ROCKET RECORDINGS, MASTER IS A VERY INTENSE LISTENING EXPERIENCE (JULIAN COPE)