IL DISCO INDIE DELL'ANNO!

TORNA IN STOCK ANCHE IL VINILE!

A DIECI ANNI DALL’ULTIMO DISCO, LA BAND CANADESE ALIMENTA IL SUO CULTO. L’ALBUM PIU’ ATTESO DAL PUBBLICO INDIE E’ QUI. ED E’ DENSO (RECENSIONE BOXATA SU XL DI REPUBBLICA NOVEMBRE, VOTO 7)

L’IMPONENTE MLADIC RICONNETTE L’ENFASI E LA POMPA WAGNERIANA DI UN TEMPO CON UNA MAGGIOR PREGNANZA ROCK, FINENDO ADDIRITTURA PER RICORDARE, A TRATTI, CERTE LINEE CHITARRISTICHE D’ASSALTO DEI DEAD KENNEDYS (NATURALMENTE QUELLI DELLO PSICHEDELICO FRANKENCHRIST) E  SOPRATTUTTO DEI SAVAGE REPUBLIC, TRA DIGRESSIONI E FRASEGGI MEDIORIENTALI E, AL TERMINE, CIOTTOLI DI PERCUSSIONI SASSOSE PUNTATI A RIATTULIZZARE OGNI FANTASMA D’INTIFADA. FORSE NON SE N’ERANO MAI ANDATI; MA, COMUNQUE SIA, CERTAMENTE BENISSIMO RITROVATI (DISCO DEL MESE BLOW UP NOVEMBRE)

NONOSTANTE I DUE BRANI PIU’ LUNGHI DEI QUATTRO DEL LAVORO, MLADIC E WE DRIFT LIKE WORRIED FIRE, SIANO LA RIELABORAZIONE DI DUE BRANI COMPARSI IN PASSATO DAL VIVO, NESSUNO AVEVA MAI ASCOLTATO IL MATERIALE IN QUELLA FORMA. LE DUE TRACCE CITATE PROPONGONO ALCUNI DEI PUNTI FERMI DELL’ESTETICA DEI GY!BE. PRELUDI SOSPENSIVI, INCANTATI, LUNGHI CRESCENDO PER STRATIFICAZIONI DI STRUMENTI (NOVE GLI ELEMENTI COINVOLTI NELLA REGISTRAZIONE), RAGIGUNGIMENTO DI UN CLIMAX AL TEMPO STESSO PERCUSSIVO, DINAMICO E MELODICO, LUNGA RIDISCESA EMOTIVA (DISCO DEL MESE RUMORE NOVEMBRE, VOTO 8)

LA COPERTTINA E IL TITOLO CONFERMANO UN SOSPETTO: A LUNGO SCAMBIATI PER ARALDI DELL’APOCALISSE, I CANADESI HANNO IN REALTA’ SEMPRE CERCATO DI INFONDERE SPERANZA E RESPIRO IDEALE A TEMPI TRAVAGLIATI, E ANCHE QUESTA VOLTA HANNO SAPUTO DARE UNA FORMA COMPIUTA E PERSUASIVA AI LORO PENSIERI (MUCCHIO NOVEMBRE, 4 STELLE)

DIFFICILE NON PENSARE A QUESTA COLLABORAZIONE COME AD UNA RISPOSTA AL RITORNO IN SCENA DEI PUBLIC IMAGE LTD DI JOHN LYDON. CHE I RAPPORTI TRA IL BASSISTA ORIGINALE DEI PIL E L'EX-PISTOLS NON FOSSERO IDILLIACI NE ABBIAMO AVUTO RIPROVA NEL CORSO DEGLI ANNI, MA GUARDIAMO OLTRE CON QUESTA PROVA MAGISTRALE, IN CUI JAH WOBBLE RITROVA L' EX SODALE KEITH LEVENE (ALTRO ARTEFICE DEL SUONO IPNOTICO DELLA PIETRA MILIARE METAL BOX). SEI LE QUATTRO CORDE CHE SI AVVILUPPANO IN UN DISEGNO ARCAICO, REPLICANDO IN QUALCHE MANIERA L'IMMAGINE CLASSICA DELLO YIN & YANG. TUTTI PEZZI ORIGINALI CONCEPITI DA JAH WOBBLE, CON L'ECCEZIONE DI UNA WITHIN YOU WITHOUT YOU, BRANO MINORE DEL REPERTORIO BEATLES, PERIODO SGT. PEPPER.

UN DISCO CHE VOLTEGGIA TRA SINFONIE DUB, APRENDO AD INEDITI QUADRETTI POP E JAZZ-ELETTRICI. OSPITE IN UN BRANO ANCHE LA REDIVIVA LITTLE ANNIE.

ERANO LA SQUADRA VINCENTE DEI PUBLIC IMAGE LTD IN METAL BOX, L’ALBUM-MONSTRE DEL POST PUNK. IL BASSISTA E IL CHITARRISTA SONO STATI POI RIPUDIATI DA JOHN LYDON MA ORMAI SE NE FOTTONO. QUI FANNO IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO FRA POP SURREALE, DUB E SPIFFERI DI NO WAVE (XL DI REPUBBLICA NOVEMBRE, VOTO 7.3)

ALLA FRESCHEZZA DELL’INSIEME CONTRIBUISCE INFINE UNA CERTA DOSE DI ECLETTISMO, MAI  OSTENTATO. UN’AGILISSIMA TROMBA DI SAPORE JAZZ CHE SI INNESTA SUI RITMI SPEZZATI DI FLUID (ANCORA UNA ECCELLENTE PROVA DI LEVENE A SOSTENERLA), LE RIME IMPERTINENTI DELLA TITLE TRACK, LA SGHEMBA E BUCOLICA STRUT, LA LUMINOSITA’ DI UNDERSTAND, FELICISSIMO INNO POP IN CROSTA DUB (MUCCHIO NOVEMBRE, 3 STELLE)

...DAL COCKNEY RAMPANTE DELLA TITLE-TRACK PIU’ INCISO ’60 PSYCH-MELODICO ALLA DECLAMATORIA JAGS & STAFF, DA ALTRE SCHEGGIE SIXTIES COME IL SOUTHERN TORU MISSISSIPPI E LA BELLA COVER DELLA HARRISONIANA WITHIN YOU WITHOUT YOUI A UN PASTICCIO COME BACK ON THE BLOCK, PASSANDO PER IL FLASH DI LITTLE ANNIE IN VAMPIRES E IL JAZZ-ROCK DI FLUID, C’E’ SEMPRE ARIA DI CAZZEGGIO RANDAGIO E COSTRUTTIVO, SEMPRE IL RACCORDO CAPACE DI SALVARE ANCHE I MOMENTI MENO ISPIRATI, CON JAH SENTI SEMPRE LA MUSICA E STAVOLTA C’E’ ANCHE KEITH (BLOW UP NOVEMBRE)

…IL LORO APPROCCIO AI RISPETTIVI STRUMENTI NON E’ CAMBIATO, PER FORTUNA. SEI CORDE TAGLIENTI E DISTORTE, QUATTRO CORDE CHE SCUOTONO LE FONDAMENTA, DUB E RUMORE COME RIFERIMENTI (RUMORE NOVEMBRE)

ANCORA IL TANDEM FORMATO DAL BASSO LIMPIDO DI SMITH E DAGLI ARPEGGI DI CROW, UNITO A UN SAPIENTE USO DELLE ARMONIE VOCALI, FA MIRACOLI, COME NELLE TRINE MELODICHE DELICATE DI TRUE NORTH. IL CUORE MORBIDO DELL’ALBUM E’ LA MINIATURA SENTIMENTALE DI DIMINISHED, CON I SUOI FRASEGGI PIANISTICI CHE SANNO DI 70’S POP CALIFORNIANO. COMMOVENTE (RUMORE NOVEMBRE, VOTO 8)

…I PINBACK SI MUOVONO DA SEMPRE SU UN PERSONALISSIMO INDIE ROCK MELODICO E CIRCOLARE, SUL QUALE VANNO A  INCASTRARSI PERFETTAMENTE ELEMENTI MATH, PROG, POST, EMO ED ELETTRONICI, CON UNA MARCATA VENA POP SVILUPPATASI NEL TEMPO, BEN EVIDENTE ANCHE OGGI (MUCCHIO NOVEMBRE)

L'ALBUM CONVINCE PROPRIO QUANDO I DUE RIESCONO A MANTENERSI NEL GIUSTO MEZZO TRA ESPERIENZA E PREZIOSISMI POP, COME ACCADE NELLE DUE BALLATE PER PIANOFORTE DRAWSTRING E SOPRATTUTTO DIMINISHED, APICE DEL DISCO (“SHOULD IT BE SO HARD TO HAVE A NICE DAY?”), (SENTIRE ASCOLTARE NOVEMBRE)