UN DISCO CHE E' LA PURA ESSENZA DELLA MIGLIORE "AMERICANA". DOPO AVER FONDATO LA SUA CASA DI PRODUZIONE INDIPENDENTE - AXSTER BINGHAM RECORDS - RYAN RILANCIA LA SUA AVVENTURA SOLISTA, CON UN DISCO CHE PUR ABBRACCIANDO I CANONI ROOTS, PUNTA CON DECISIONE VERSO LIDI ROCK. L' ELETTRICITA C' E' E SI SENTE ANCHE SE FILTRATA ATTRAVERSO UNA FINEZZA ED UN SONGWRITING DA APPLAUSI. TOMORROWLAND E' IL DISCO CHE PUO' DEFINITIVAMENTE LANCIARE LA STELLA BINGHAM, UN LAVORO CAPACE DI DIALOGARE CON UNA FORMA CANZONE DI VOLTA IN VOLTA AGGIORNATA. UN SOUND CHE POTRA CATTURARE L' ATTENZIONE TANTO DEI FANS DEL BOSS QUANTO DI QUELLI ZEPPELIN E BLACK CROWES, PASSANDO DIRETTAMENTE DALLE PARTI DELLA WEST COAST.

E’ IL GESTO RISOLUTO CHE AMMIRI, E A CONVINCERTI BASTANO GLI OMAGGI A STEVE EARLE (RISING OF THE GHETTO; UN’OTTIMA BEG FOR BROKENLEGS, CHE LO IMMAGINA ACCOMPAGNATO DAI BLACK CROWES E DAI LED ZEPPELIN ETNICI) E A JOHN FOGERTY (THE ROAD I’M ON). AVERCENE, DI ARTISTI COSI’ (MUCCHIO OTTOBRE, 3 STELLE)

L’INDOMABILE BINGHAM LASCIA LA LOST HIGHWAY E PROSEGUE NEL SUO PERCORSO DI RICERCA E SPERIMENTAZIONE SONORA (JAM OTTOBRE, 3 STELLE)

GUESS WHO’S KNOCKIN’ E’ TORRIDA, QUASI BLUES, CON CHITARRE FORTI E DUN GIRO TOSTO E DA QUESTO PUNTO E’ CHIATO CHE NELEL RADICI DEL NOSTRO CASOMAI CI SONO PIU’ ROLLING STONES E JIMI HENDRIX CHE TOWNES VAN ZANDT E STEVE EARLE. BELLA ANCHE RISING OF THE GHETTO CHE GIRA ATTORNO AD UN RITORNELLO RICORRENTE DI CHITARRE: IL SUONO E’ ASCIUTTO E LA CHITARRA, DURA MA MAI PESANTE, E’ PERFETTA (BUSCADERO OTTOBRE 3 STELLE)

IL RISULTATO È UN SET LINEARE E COESO, CHE GODE DELL'ABILITÀ NEL RETRO-DECOSTRUZIONISMO SOFT-ROCK 70S/80S E DEL GUSTO INNATO PER LA MELODIA CHE FANNO CAPO A MAC DEMARCO. NON SOLO: FILO CONDUTTORE DELLE UNDICI PICCOLE GEMME GARAGE-POP IN DISCUSSIONE È UN CROONING CASUAL E DI TALE DISARMANTE SINCERITÀ DA RENDERLE NON SOLO IMMEDIATAMENTE APPETIBILI, MA CHE PORTA PERSINO L'ASCOLTATORE A RELAZIONARSI NATURALMENTE CON L'ECCENTRICO RAGAZZOTTO CHE CHIAMA "HONEY" LA PROPRIA SIGARETTA (ODE TO VICEROY) COME FOSSE "BEST BUDDY" DA UNA VITA. (SENTIRE ASCOLTARE OTTOBRE, VOTO 7)

IL NOSTRO FOCALIZZA BOZZE JANGLY MID-TEMPO, NARRANDO EPISODI DI ORDINARIA QUOTIDIANITÀ GIORNALIERA, A VOLTE VOTATA AD UNA CUPEZZA D'INSIEME ("YOU KNOW WHEN I'M LONELY/ AND HONEY I'M LONELY/I'M GOING GOWN.", DA "ANNIE") A VOLTE CON FARE IRONICO E DIVERTITO QUANDO IL SOGGETTO SI TRAMUTA NELL'AMORE. RITMI APPENA ABBOZZATI, STRUTTURE SCARNE E SCHELETRICHE, MA INCENTRATE SUI GORGHEGGI COMPRESSI A MO' DI WAH AD AGGIUNGERE UN CHE DI FUNKADELICO ("THE STARS KEEP ON CALLING MY NAME" E "COOKING UP SOMETHING GOOD") ALLE "CANZONCINE". (ONDA ROCK OTTOBRE)

DAL VIVO

04/12/2012 - Milano -  Rocket

…POP ROCK TINTO DI NEBBIOLINA NOISE E DI OMBRE SHOEHAZE COME FOSSE UN’ASTRAZIONE AMERICANA DEI COCTEAU TWINS. (BLOW UP OTTOBRE)

UN ALBUM MISTICO E APPASSIONATO, SPLENDIDO NEL SUO ESSERE IERATICO E POETICAMENTE OSCURO (RECENSIONE BOXATA SU ROCKERILLA OTTOBRE)

NEL COMPLESSO, SE IL PRIMO IMPATTO DI “AT THE DOWN-TURNED JAGGED RIM OF THE SKY” COLPISCE PER LE CASCATE DI FEEBDACK E IL PRONUNCIATO IMPIANTO MELODICO, È LA RICCHEZZA DEL CONTENUTO SONORO ESPRESSO IN UNA MOLTEPLICITÀ DI SFACCETTATURE A INDURRE A SALUTARE IL RITORNO DI JESSICA BAILIFF COME UNA PROVA DI UNA CLASSE E UN’INTENSITÀ ESPRESSIVA, CHE IL TEMPO NON HA DISPERSO MA DISTILLATO IN UNA VARIOPINTA GALLERIA DI CANZONI COMPIUTE. (ONDA ROCK OTTOBRE, VOTO 7)