UN DISCO DIVERSO DAL PRECEDENTE, CAPACE DI METTERE IN LUCE LA COMPONENTE PIU’ VULNERABILE E PROFONDA DEL ‘CHARLIE PARKER ETIOPE’: GETATCHEW SUONA  NEL PIU’ SUADENTE E MALINCONICO TEZETA MOOD, SORTA DI VISIONARIO BLUES ETIOPE, ANCORA PADRONE DI UN FRASEGGIO ESTREMAMENTE NITIDO, OLTREMODO ESPRESSIVO, AL CONTEMPO FRAGILE E VIGOROSO (RECENSIONE BOXATA SU BLOW UP OTTOBRE)

ENNESIMO MIRACOLO DI UNA MUSICA CHE FONDE OGNI SUO ELEMENTO COSTITUTIVO IN QUALCOSA DI UNICO, CAPACE DI ESSERE AL CONTEMPO ANTICO E MODERNISSIMO E DI SPAZZARE VIA LE BARRIERE CULTURALI, STILISTICHE E SOCIALI CHE CERTI MENTI OTTUSE ANCORA SI OSTINANO A ERIGERE. IN UNA PAROLA: ESEMPLARE (RECENSIONE BOXATA SU MUCCHIO OTTOBRE, 4 STELLE)

…UNA PROVA SERENA E MISURATA DI GRAN SPESSORE, ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DI MATURITA’ E GUSTO (RUMORE OTTOBRE, VOTO 8)

E' STATA UNA DELLE EROINE DEL POST-PUNK TEDESCO CON LE MALARIA! ED ANCHE UNA DELLE ARTISTE PREDESTINATE NEL MOMENTO DEL RINASCIMENTO ELETTRONICO MITTEL-EUROPEO. SE QUESTI INDIZI NON FOSSERO SUFFICIENTI POTREMMO ANCHE PARLARVI DELLA SUA ESTEMPORANEA MILITANZA IN UNA PRIMA CELLULA DEGLI EINSTURZENDE. CON L'ATTENTO MIXAGGIO DI UNO DEI PADRINI DELLA MINIMAL TECHNO - JORG BURGER ALIAS THE MODERNIST - WILDLIFE INCROCIA ESOTISMI ELETTRONICI, POP E RAFFINATA DANCE STUPENDO ANCHE IN UNA ORIGINALISSIMA COVER DI SIMPLY THE BEST, PORTATA A SUO TEMPO AL SUCCESSO DA TINA TURNER.

INTERVISTA SU ROCKERILLA OTTOBRE

LA SACERDOTESSA DELLA TECHNO BERLINESE DA’ PROVA DI SAPERSI MUOVERE TRA LE STRUTTURE COME FOSSERO LE DODICI BATTUTE DI VECCHI BLUES, SCIVOLANDO TR AIL MANIFESTO DI PROTECTING MY WILDLIFE, LA DANZA ASCIUTTA DI GARTEN E L’ANCOR PIU’ MINIMALE HOW CAN I MOVE. UNDICI CARTOLINE ELETTRONICHE DA BERLINO (ROCKERILLA OTTOBRE)

…TONALITA’ FASCINOSAMENTE NOTTURNE E MINIMALI, DOVE I SUSSURRI DI GURU SI CONFRONTANO CON RIMBALZI DUB, IN PROTECTING MY WILDLIFE, MECCANICA TECHNO SAPIENTEMENTE RUFFIANA IN GARTEN E ERINNERUNG, CON L’INNESTO DI STUDIATI PALPITI ACUSTICI…(BLOW UP OTTOBRE)

LA VOCE E’ SENSUALMENTE SUSSURRATA, IN SEMI-RECITATIVI UN PO’ ALL’AMANDA LEAR, COI RITMI SINTETICI OBLIQUI E ASSILLANTI A SCANSARE EQUIVOCI MAINSTREAM (RUMORE OTTOBRE, VOTO 7)

IN TRACKLIST, SPICCA, IN NEGATIVO - NEL SENSO DI PELLICOLA - UNA COVER DI SIMPLY THE BEST, BRANO STEREOTIPICO 80S RESO CELEBRE DA TINA TURNER. TROVIAMO MOMENTI DI INDIETRONICA PURA IN LITTLE NOTHING, MA È IL 4/4 A FAR DA ARCHITRAVE, COSÌ COME LE SFUMATURE PORTANO A QUATTRO ANGOLI DEL PIANETA DA BLIXA BARGELD (ERINNERUNG), A ARMAND VAN HELDEN (HOW CAN I MOVE), DALL’AFRICA (FREI SEIN, TIGER), AL GIAPPONE (GARTEN), ALL’AMERICA LYNCHIANA (MOND). TUTTO SOTTOTRACCIA. COI PIEDI PIANTATI IN TERRA. SOTTOTERRA. UN ALBUM CHE NON CERCA CLAMORI. UN DISCO RICCHISSIMO DI STRATI E ANGOLAZIONI. UN LAVORO DI AUTENTICA E PREZIOSA GERMANICITÀ. (SENTIRE ASCOLTARE OTTOBRE, VOTO 7)

UN TITOLO FORTEMENTE SARCASTICO PER LA NUOVA FATICA IN STUDIO DI QUESTO APPREZZATO MUSICISTA, UNO DEI FARI DI TUTTO IL MOVIMENTO FOLKTRONICO. FLEISCHMANN E' OGGI PIU' ORIENTATO VERSO UNA FORMA CANZONE STRATIFICATA, IN CUI L USO DELL' ELETTRONICA E' SEMPRE DISCRETO E MISURATO. UN MODO DI GESTIRE I SUONI E DI ARRANGIARE I BRANI CHE A DISTANZA DI TEMPO CI RIPORTASULLE TRACCE DEL BRIAN ENO DI ANOTHER GREEN WORLD O TAKING TIGER MOUNT

UN’ALTRA GRANDE PROVA PER UNO DEI PIU’ INTERESSANTI MUSICISTI ELETTRONICI DI QUESTI ANNI (RECENSIONE BOXATA SU ROCKERILLA OTTOBRE)

LE INFLESISONI ALQUANTO MALINCONICHE DI MELODIE E VOCE VENGONO CURIOSAMENTE CONTRADDETTE DAL PIMPANTE SUBSTRATO RITMICO ELETTRONICO, CHE RADDOLCISCE E SMUSSA DIECI CANZONI CAUTAMENTE SPERIMENTALI (VEDI IL LOOP VOCALE NELLA TITLE TRACK) (RUMORE OTTOBRE, VOTO 7)

UN DISCO INTELLIGENTE ED ESTREMAMENTE PIACEVOLE, UNA NUOVA STRADA SULLA QUALE FLEISCHMANN PARE MUOVERSI, TUTTO SOMMATO, IN MANIERA SUFFICIENTEMENTE ORIGINALE (BLOW UP OTTOBRE)

GUIDATI DALL ECCEZIONALE BATTERISTA GREG FOX (TEETH MOUNTAIN, DAN DEACON, LITURGY) L' ENSEMBLE ERA ORIGINARIAMENTE UN ESTENSIONE DEL SUO PROGETTO IN SOLO (GDFX). BEN PRESTO LA COSA E' CRESCIUTA, INAUGURANDO UN NUOVO CORSO GRAZIE ANCHE AL COINVOLGIMENTO DI ELEMENTI QUALI ALEX DREWCHIN (VOCE,SYNTH), TURNER WILLIAMS JR. (SHAHAI BAAJA), BERNARD GANN (CHITARRA, ANCHE LUI NEI LITURGY) ED ELI WINOGRAD (BASS). UNA SINGOLA COMPOSIZIONE ATTRAVERO IN LUNGO E LARGO L' ALBUM, DANDO SPAZIO ALLA MEMORIA EVOCATIVA DEL LEADER, CAPACE DI LANCIARSI IN VERI E PROPRI TOUR DE FORCE MATH-ROCK PRIMA DI ABBANDONARSI ALL ESTETICA DI CERTO MINIMALISMO. IL RISULTATO E' QUANTO MENO COINVOLGENTE, APRENDO UNA SORTA DI COMPETIZIONE CON GLI ONEIDA PIU' CONCETTUALI DEGLI ULTIMI ALBUM.

MANTRA MUSIC E RITMI BLACK METAL? TUTTO SI FONDE ED ESPLODE IN UNA SORTA DI WALL OF SOUND COMPOSTO DI UNA FINE TESSITURA DI TRAME, TRA SCROSCIANTI PIENI EMINIMALI VUOTI, RILASCIAMENTI E INTENSIFICAZIONI, SENZA CHE MAI SI PERDA IL FIL CONDUTTORE (RUMORE OTTOBRE, VOTO 8)